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Gentile Provveditore ,

Prendiamo atto della nota 44234.I^ del 24.10.2019 e francamente la riteniamo nulla per due ordini di motivi:

1. Non è stata sottoscritta dalla S.V. quale dirigente generale;
2. Il contenzioso in atto è anche di merito rispetto alla materia molto delicata come il FESI

2018, per cui dopo le indicazioni date dal Capo del Personale del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria con la circolari GDAP 0301009.U del 08.10.2019 riteniamo che le interpretazioni date va vari soggetti siano da rivedere essendo di sua esclusiva pertinenza, oltre al fatto che le relazioni sindacali sono di sua diretta corrispondenza.

Rileviamo che la medesima nota 44234.I^ è scarna in tutti i sensi, si presenta ancora una volta, lacunosa e incompleta (mancano dati ntp e i dati FESI 2018 decentrato art 4 non sono quelli della tabella sinottica concordata il 31 luglio 2019 con lei), è non risponde nemmeno alle nostre richieste avanzate nella lettera unitaria del 22.10.2019 e precedenti.

Di conseguenza, si ribadisce il riscontro della corrispondenza sindacale in modo corretto evidenziandole altresì che le informazioni ai dipendenti circa i dati FESI e il quantum sono un atto dovuto da parte dell’amministrazione pubblica e non dietro richiesta.

Si chiede altresì, un immediato incontro con le sole OO.SS. scriventi affinché siano chiarite alcune questioni che stanno aprendo un conflitto in questa regione sterile inutile e deleterio risolvibile attraverso una chiara interlocuzione con la S.V. quale provveditore regionale, oggi reggente, poiché eventuali direttive nei mesi scorsi pervenute tese ad interpretare e applicare le norme pattizie e leggi vigenti spettavano solo ed esclusivamente alla sua diretta competenza nell’ambito del distretto che amministra e non ad altri soggetti che oggi stanno determinando trattamenti non uniformi anche rispetto ad altre regioni.

In attesa di urgente riscontro si inviano distinti saluti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le scriventi OO.SS. ritengono la nota PRAP Toscana-Umbria 40170 del 01.10.2019 non esaustiva rispetto ad una serie di obiezioni di merito, sollevate con la verteza avviata efferente l’attribuzione del FESI anno 2018 al personale dipendente.

Di conseguenza, invitiamo codesto provveditorato a tenere trasparenti e corrette relazioni sindacali poichè è inacettabile che dopo una serie di segnalazioni, ad oggi, non è dato sapere chi abbia dato disposizioni operative, diverse rispetto all’accordo nazionale sottoscritto tra le parti che sostanzialmente hanno determinato la modifica dell’impianto FESI nazionale nella regione Toscana-Umbria in alcuni istituti.

Alla luce di quanto sopra indicato, richiediamo il riscontro dettagliato e di merito delle due note sindacali unitarie rispettivamente del 18 e del 23 settembre 2019, dando elementi giustificativi delle decisioni assunte in modo unilaterale, a nostro avviso illegittimamente nell’attribuzione del FESI, rispetto ai servizi riconducibili all’incentivo in A1 e A2 del personale impiegato nelle attività operative nell’ambito dei posti di servizio di cui all’art. 34 comma 1 DPR 82/1999.

La questione sollevata dalle scriventi OO.SS. della modifica del FESI 2018 sia al personale dei ntp che a quello dei reparti mvc e sedi extramoenia trova oggi conferma nelle tabelle trasmesse le quali indicano posti di servizio con una dicitura difforme sia alla circolare dipartimentale del 2000 che al regolamento di servizio sopra citato, creando cosi una zona grigia fatta di abiguità interpretativa che inficia l’incentivo concordato tra le parti.

Inoltre dal riscontro effettuato è palese che in postazioni di servizio identiche ma in istituti e servizi penitenziari diversi troviamo alcuni in fascia A1 e alcuni in fascia A2.

Poiché l’azione amministrativa deve essere improntata al principio di uguaglianza tra situazioni analoghe, si invita a volersi esprimere nel merito, al fine di evitare che si verifichi una disparità di trattamento tre le medesime postazioni di servizio in istituti differenti che determinano l’incentivo in A1 oppure in A2 e conseguentemente anche il Bonus.

Inoltre, invitiamo gli uffici superiori a intervenire immediatamente al fine di non ledere i diritti economici del personale visti, i tempi di trasmissione dei dati (11.10.2019) e prima ancora che la questione sia portata innanzi alla commissione nazionale di garanzia.

In attesa di urgente riscontro, si chiede anche un incontro con le SS.LL. e si ringrazia della cortese attenzione.

Distinti saluti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le scriventi OO.SS. di seguito alla nota del 18.09.2019, hanno ricevuto dalle sedi periferiche una serie di informazioni e segnalazioni, d’interventi diretti da parte del servizio denominato Gus-Web regionale, non solo atti a modificare le impostazioni del FESI del personale impiegato negli NN.TT.PP, ma anche a modificare le impostazioni organizzative e lavorative e di calcolo del FESI del personale in servizio nei reparti degli istituti penitenziari.

La questione sta degenerando giorno dopo giorno poichè gli interventi di modifica apportati unilateralmente, sembrerebbero avvenire in modo “subdolo” sia con diretti interventi da parte del servizio territoriale Gus-Web, sia attraverso e- email al personale addetto agli Uffici servizi, baipassando così le direzioni penitenziarie interessate che si ricorda rimangono le sole ed uniche responsabili per l’eventuale mancata e/o errata attribuzione corrispondente all’Accordo Nazionale Fesi anno 2018.

Inoltre, appare illogica la nota PRAP Toscana ufficio IV^, 32128/19.IV^-61 del 18.09.2019, con la quale raccogliendo un parere espresso su di una e-mail, invita tutte le direzioni del distretto ad attenersi cautelativamente al contenuto dello scritto, danneggiando così il personale, nonostante il personale dei Nuclei, compreso gli Uffici, risulta essere tutto impiegato, almeno in Toscana, operativamente e di conseguenza nessuna unità presta servizio stabilmente ed esclusivamente in ufficio cosi come cita la circolare GDAP0227514.U del 19.07.2019.

Riteniamo, ancora una volta, che il servizio Gus-Web non operi con la dovuta e necessaria trasparenza e che lo stesso ecceda nelle sue funzioni poiché gli organi di controllo e di verifica sono il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Provveditorato Regionale per cui chiediamo un immediato ineterveto per accertare quanto sta avvenedo e soprattutto preme sapere chi stia disponendo tutto ciò.

Nell’articolazione della Pubblica Amministrazione vi sono ruoli e funzioni demandati alle figure professionali che NON sembrano valere però per il servizio Gus-Web, concepito senza una regola strutturale piramidale chiara e trasparente e questo implica ovviamente una destabilizzazione all’intero sistema di gestione sia delle risorse umane che economiche e di conseguenza d’organizzazione del lavoro decentrato periferico.

Alla luce di quanto sopra, ritenendo che l’accordo Nazionale sottoscritto con le OO.SS. il 16.07.2018 non necessita di visioni soggettive e interpretazioni unilaterali, essendo chiaramente indicati quali sono i servizi ed il relativo posto di servizio di cui alla tabella A, fonte originata dall’art. 34 comma 1 del DPR 82/1999 –regolamento del Corpo.

Al fine di comprendere cosa stia avvenendo, invitiamo codesto Provveditorato regionale a trasmettere con la massima urgenza le scheda sinottiche, per ogni singolo istituto penitenziario del distretto, indicanti le singole postazioni di servizio settate con l’indicazione del corrispondente Fesi 2018 atribuito alle fasce A1), A2) e A3).

Inoltre, si sottolinea che le difformità applicative all’accordo FESI sopra citato, sono rimesse esclusivamente alla Commissione di Garanzia art. 6 per cui si invita codesto PRAP e con la massima urgenza a ritirare qualsiasi comunicazione indirizzata alle direzioni che non sia stata sottoscritta dal Dirigente Generale Regionale unico soggetto deputato a dare disposizioni nel distretto.

In attesa di urgente riscontro della presente, si ringrazia della cortese attenzione e si inviano distinti saluti.