In data 18 c.m. si è tenuta, presso il Provveditorato Regionale Toscana- Umbria la riunione sindacale riguardante il rinnovo del protocollo sopra citato.
Ovviamente la UIL PA Polizia Penitenziaria come sapete, aveva ritirato la firma dal precedente protocollo sanitario, viste le reiterate inadempienze da parte del PRAP Toscana-Umbria in questi mesi, rispetto agli impegni che in quel protocollo aveva assunto, impegni questi che riguardavano l’invio dei dati delle persone positive e i relativi tracciamenti, l’invio delle disposizioni e delle direttive regionali, la trasmissione degli accordi locali periferici.
Avevamo segnalato che in alcune direzioni a tutt’oggi sono mancanti gli RR.LL.SS. e ove presenti non vengono coinvolti nelle argomentazioni suddette, nonostante il piano della sicurezza lo prevede così come l’aggiornamento del D.V.R.
Inoltre è mancata la formazione a tutto il personale sulla gestione della pandemia nonostante sia prevista.
Ci risulta che gli ambienti tutti, non sono salubri e che in alcune realtà non avviene costantemente la fornitura dei D.P.I. a tutti i lavoratori.
Di conseguenza, ritenendo che ancora oggi non vi sono le condizioni affinché il protocollo sanitario possa essere uno strumento efficace per la tutela e la salvaguardia della salute del personale, ma sia l’ennesimo palliativo vista l’inerzia del Provveditorato Regionale sia sul precedente protocollo, ma anche e soprattutto su accordi specifici regionali sottoscritti, abbiamo rappresentato al tavolo la nostra NON disponibilità alla firma. (hanno firmato Sappe-Cisl fns-Fsa-Cnpp e Cgil f.p. erano assenti Osapp e Uspp).
Nell’occasione, abbiamo contestato al provveditore la scarsa attenzione e la qualità delle relazioni sindacali e la mancata garanzia degli accordi decentrati sottoscritti.
Nello specifico abbiamo segnalato specifiche questioni che necessitano di urgente riscontro come:
✓ Conclusione dei lavori che durano da 12 anni alla CC di Arezzo nonché la carenza cronica di personale;
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✓ Notizie sul nuovo carcere di Grosseto;
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✓ Carenza di personale alla CC di Siena;
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✓ Lavori di adeguamento della mensa di servizio della CC di Lucca che
durano da mesi;
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✓ Accordo di mobilità regionale per la sezione distaccata di Gorgona;
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✓ Presenza esterna al personale nel distretto;
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✓ Recupero psicofisico dei 10 minuti nel distretto;
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✓ Raffreddamento dei conflitti sulla CR. S. Gimignano che da diversi mesi la direzione non convoca le OO.SS. nonostante i fatti gravi avvenuti nonché la reale carenza di personale;
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✓ Rivisitazione dei circuiti penitenziari;
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✓ Convocazione della commissione della formazione/aggiornamento
regionale per stilare il Piano Formativo anno 2022;
✓Convocazione delle OO.SS. sulla ripartizione del lavoro straordinarioanno 2022;
✓ Convocazione dell’osservatorio regionale sulle aggressioni al personaledi Polizia Penitenziaria considerata l’escalation di violenza di questi
mesi;
✓Convocazione specifica su Firenze dopo la visita del Ministro dellaGiustizia, vista la mancata convocazione alle OO.SS.
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✓ Base navale di Livorno/Marina di Campo (Porto Azzurro - Pianosa);
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✓ Progetto Pianosa e impiego del personale;
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✓ Relazioni sindacali CC Livorno e lavori caserma e sala convegno agenti;
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✓ Volterra gestione pandemia COVID-19;
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✓ Chiusura MVC Firenze;
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✓ Organizzazione del Lavoro CC Mario Gozzini;
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✓ Eventi critici e gestione dell’istituto della CC di Prato e relativa carenza
di personale.
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✓ Ripristino e assegnazione degli alloggi demaniali;
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✓ Funzionalità del VISAG;
Abbiamo altresì evidenziato che la situazione di gestione e di governo negli istituti penitenziari in regione è gravissima, per una serie di motivi e che la si stia in questo momento sottovalutando.
Non possiamo accettare che in ragione dell’emergenza pandemica in atto, l’amministrazione si autogoverni.
Purtroppo dopo sei mesi dall’insediamento del nuovo provveditore non si è ancora percepito quale sia la visione complessiva e la reale progettualità che si vuole portare avanti nella regione.
Certo è che abbiamo ribadito con forza che per quanto ci riguarda gli accordi regionali sottoscritti devono essere esigibili e vanno rispettati, fino a quando non giungeranno a termine nuove intese. (P.I.R.-Mobilità distrettuale-Decreto 120- Accordo reperibilità-Accordo ordine pubblico-Regolamento CAR-Accordo locale PRAP (Pil) ecc.).
Abbiamo inoltre chiesto che il punto di partenza rispetto alla risoluzione delle suddette problematiche, non può che essere l’organizzazione del lavoro e funzionale del PRAP Toscana-Umbria, vista l’acclarata disorganizzazione e disarticolazione in cui versano oggi i suoi uffici.
E’ di tutta evidenza che se non miglioreranno le relazioni sindacali cosi come la trasparenza e la trasmissione di ogni comunicazione alla scrivente per permetterci di fare analisi e proposte, non mancheranno azioni di forza, necessarie per garantire i diritti contrattuali e la salute dei lavoratori tutti.
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