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Carissime Colleghe e Colleghi, stamani si è tenuto l’incontro con il provveditore

regionale inerente, il prosieguo della contrattazione del Protocollo di Intesa Regionale

Toscana-Umbria.

Prima di entrare nella questione dell’ordine del giorno, sulla base dei pregressi

problemi, per noi non secondari, abbiamo ritenuto assumere una posizione chiara è netta

sul tavolo sindacale, non essendoci più a parer nostro, le condizioni di rispetto, affinché si

possa continuare a trattare la sola ed esclusiva materia del P.I.D., sfuggendo e tralasciando

invece le tante criticità e carenze e vertenze avviate che purtroppo attanagliano gli istituti

penitenziari della regione Toscana e il medesimo ufficio PRAP che definirlo disorganizzato e

disfunzionale è riduttivo.

✓ Aggressioni quotidiane al personale di Polizia Penitenziaria;

✓ Suicidi ed eventi critici per le condizioni disumane e degradanti di alcuni

penitenziari a cui deve soggiacere passivamente anche il personale;

✓ Compressione sistematica dei diritti del personale a causa della carenza di

personale ormai divenuta insostenibile;

✓ Direzioni penitenziarie senza Comandante e Direttore con affidamento di

surroga di comando a ruolo degli ispettori;

✓ Tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori laddove in molti istituti è

carente persino il riscaldamento e l’acqua calda e versano in situazioni

indecenti/indecorose.

✓ Trasparenza e pari opportunità è divenuta ormai pura utopia.

Dalla nostra regia regionale di rappresentanza, e i dati degli eventi critici pervenuti,

possiamo ritenere che la situazione sia davvero pessima nei penitenziari e non e pensabile

di sopravvivere con l’obiettivo del solo P.I.D., ma vanno affrontate e analizzate e risolte

anche alcune situazioni singole per poter trovare una possibile risoluzione.

Abbiamo dichiarato che sé il provveditore ritenga mantenere una componete

sindacale come la UIL fuori dal tavolo sindacale di confronto, solo perché aspira ad

esercitare il suo legittimo mandato, è una sua diretta responsabilità e non una nostra

scelta, poiché non si deve preoccupare di chi riflette, studia e analizza i problemi e li

denuncia, ma di chi invece sta costantemente in silenzio, nonostante le situazioni difficili

che subiscono gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria in Toscana.

Carissimi/e, sé manca l’interlocuzione con il Sindacato, su tutta una serie di tematiche

di interesse del personale, purtroppo vengono messe in seria discussione valori fondanti

dello stesso Sindacato e del suo ruolo di rappresentanza ed allora noi della UIL-PA Polizia

Penitenziaria “diciamo NO” noi non ci stiamo ad essere serventi ad una amministrazione

regionale, che non porta nessun valore aggiunto al Corpo di Polizia Penitenziaria.

Dopo sei mesi dall’insediamento del provveditore regionale si è assistito solo al

potenziamento delle risorse nel medesimo ufficio PRAP, oltretutto in sovrannumero ed

alcune circostanze con modalità illegittime, sia rispetto alla pianta organica stabilita, sia allestesse procedure di mobilità extramoenia, nel mentre nelle carceri solo tagli e

compressione dei diritti al personale di Polizia Penitenziaria. La verità è che

l’amministrazione penitenziaria regionale è scollegata dalla realtà dei bisogni di coloro che

nelle proprie funzioni, operano in prima.

Noi riteniamo che sia importantissimo che voi possiate valutare e comprendere da

chi farvi rappresentare, poiché non tutte le questioni passano attraverso il P.I.D.

NOTA A VERBALE ALLEGATA NELLA

riunione Sindacale del 08/01/2025

Relazioni Sindacali e rispetto degli accordi sindacali esistenti.

Questo Coordinamento Regionale, annuncia che la presenza nella riunione odierna

non è finalizzata ad essere ascoltati sulla materia dell’ordine del giorno, ma è diretta ad

esternarle nuovamente la nostra disapprovazione, vista la sua inerzia in qualità di

provveditore regionale, nell’affrontare le numerose questioni poste da noi in questi sei

mesi passati.

Lacunose sono le relazioni sindacali, mancano le informazioni, manca la

partecipazione su tutte le materie di interesse, compreso il riscontro della corrispondenza

nei tempi previsti dal nuovo accordo quadro nazionale.

Purtroppo, registriamo una mancanza di visione prospettica di governo sia del suo

ufficio, ma soprattutto degli istituti penitenziari in questa regione che vivono un sistema

ormai al limite del collasso.

Gli accordi sindacali regionali esistesti, continuano ad essere sistematicamente

violati, così come non tiene fede agli impegni che si è assunta sul tavolo regionale nelle due

precedenti riunioni verso la scrivente.

Di conseguenza, da oggi avvieremo azione di protesta sul tavolo, in varie forme,

fino a quando non verranno affrontati e risolte le questioni di seguito elencate:

1. Riscontro immediato di tutta la corrispondenza sindacale con la conseguente

risoluzione dei problemi e relativo efficientamento dell’ufficio relazioni

sindacali;

2. Rientro immediato del personale che illegittimamente ancora permane in

servizio al PRAP Toscana ufficio IV nel proprio reparto di appartenenza in

considerazione dell’inserimento avuto con l’ultimo interpello;

3. Applicazione nel distretto della direttiva 2/PD/2024 del 31.01.2024, con la

relativa sostituzione del personale dei nuclei traduzione e piantonamenti ex

art.10 decreto 120/2019, compreso di quello trasferito che ha cambiato

incarico oppure è andato in quiescenza;

4. Trasparenza e pari opportunità nell’assegnare gli incarichi nell’ambito degli

uffici del PRAP Toscana Umbria con la necessaria ed ineluttabile organizzazione

interna, vista la discrasia che da mesi imperversa.

Allegati:
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