Egregio Provveditore, Egregio Direttore
Riceviamo e pubblichiamo oggi, la gravissima situazione che affligge il personale di Polizia
Penitenziaria operante presso la C.C. di Massa Marittima, laddove da qualche tempo si assiste a doppi turni di servizio giornalieri, con superamento dei limiti del lavoro straordinario oltre le 40 e 60 ore procapite senza poi non essere nemmeno messe a pagamento, per cavilli burocratici (ved. nota prot. nr. 49823. I del 9/11/2016 Prap Toscana –Umbria) dove si rigetta il pagamento, quindi dopo il danno la beffa...!!
Altra circostanza di estremo rilievo, e quella riferita al giorno 4/11/2016 dove è rimasto scoperto un turno serale di 16/24 e alcuni dipendenti, dopo aver espletato il turno di 8:00/14:00, sono stati impiegati fino alle ore 24:00, per un totale di 16 ore continuative di servizio.
I turni notturni sono passati da 2 sono a 5 mensili nel giro di poco tempo, sono state revocate tutte le esenzioni notturne per gli ultracinquantenni e le condizioni non sono comunque mutate perché a lavorare sono presenti circa 20-23 unità su un organo di 41 dipendenti, e dove la forza assegnata e di 32 unità, facendo due calcoli a facile comprendere la criticità dell’organico di diritto e quello di fatto che in pratica non riesce a garantire nemmeno i livelli minimi di sicurezza, tanto che basta un invio e/o qualche visita all’ospedale per mettere un crisi la carente organizzazione dell’Istituto.
A ciò, si aggiunga l’assenza da qualche tempo delle Funzioni di Comandante del Reparto, senza che si sia provveduto ad alcuna sostituzione da parte degli uffici Regionali preposti, attesa la delicatezza della funzione esercitata sul reparto di Polizia Penitenziaria, che appare quasi allo sbando senza la sua naturale guida che sappia “traghettare la nave”.
Ad onor del vero questa sigla, aveva già rappresentato con proprio documento del 16/2/2016 prot. nr. 45 del 16/2/2016 (ved. all.) le gravi carenze esistenti presso la C.C. di Massa Marittima, questione che oggi si ripropone puntualmente, dove nulla è stato fatto se non un ulteriore decremento in uscita del personale per svariati motivi.
Alla luce di quanto esposto, si ribadisce la richiesta di interventi immediati, ognuno per quanto di rispettiva competenza, finalizzati al ripristino delle condizioni minime di sicurezza sul lavoro, oggi latitanti all’interno della C.C. di Massa Marittima, dove ci si permette di revocare i riposi settimanali, i congedi, i recuperi delle ore lavorate ecc. non si paga lo straordinario espletato ecc. comprimendo i diritti minimi essenziali per ogni lavoratore che si rispetti, appare persino superfluo rammentare le gravi violazioni delle normative vigenti, garantite in primis dalla costituzione italiana e da tutte le regole contrattuali a tutti i livelli.
In attesa di riscontro, cordiali saluti.