QUI IL VERBALE DELLA RIUNIONE.
Carissimi, era prevedibile che la riunione odierna si concludesse con un sostanziale “Nulla di fatto”.
Tanto è vero che, la nostra richiesta (nota UIL 5 del 06.1.2018) di pochi giorni fa, finalizzata ad integrare l’informazione preventiva trasmessa dal provveditorato il 04.01.2018, era premonitrice e ragionata allo scopo di evitare ciò che poi è avvenuto oggi.
La UIL ribadisce che è necessario un cambio di passo rispetto sia alle Relazioni Sindacali, ancora deficitarie, che al governo del PRAP Toscana-Umbria, iniziando proprio dalla definizione dell’organizzazione degli uffici del medesimo PRAP, in virtù del D.M. 29.09.2017, che prevede un organico totale di 47 unità di Polizia Penitenziaria, dando così l’esempio nel distretto di una buona amministrazione.
E’ stata replicata la necessità di avere una proposta strutturale ed organica sui nuclei traduzioni e piantonamenti in ossequio al Decreto del Capo Dipartimento del 24.03.2015 il quale prevede nuclei Locali, Cittadini, Provinciali ed Interprovinciali, articolazioni di supporto e non sezioni distaccate come paventato. Era ovvio che la proposta odierna non offriva nessun elemento sostanziale di confronto affinché si potesse dialogare sull’enunciata mobilità dei nuclei.
In sintesi, il Provveditore ha riconosciuto la carenza dell’ informazione preventiva ma è stata comunque un’occasione per aprire una serie di tematiche, che a breve dovranno essere definite.
Sta di fatto, che la riunione, paradossalmente si è nuovamente incentrata sul mancato rispetto di un accordo sottoscritto a maggioranza il 24.03.2017 (Uspp - Sinappe UIL/PA Polizia Penitenziaria - Cgil –Cnpp e Osapp), ribadito a maggio e novembre 2017, che sanciva l’integrazione immediata del personale ai nuclei, con una percentuale ponderata tra la carenza organica dei reparti interni e i nuclei traduzioni, equilibrando così le sofferenze di entrambi.
Purtroppo, il risultato lo potete leggere dal verbale dal quale ne scaturisce che alcune organizzazione sindacali hanno ritrattato tale accordo, approvando il congelando delle procedure di mobilità ledendo le aspettative del personale, quale vincitore di interpello, di essere assegnato immediatamente ai Nuclei.
Tale scelta, inevitabilmente, accentuerà il ricorso all’utilizzo del personale del quadro permanente interno sia per l’esecuzione delle traduzioni che dei piantonamenti oppure gli invii immediati presso i nosocomi.
La UIL ha precisato di essere disponibile al confronto su tutte le materie, ma ciò potrà avvenire solo innanzi ad informazioni preventive dettagliate che efficientano la Pubblica Amministrazione e valorizzano il Corpo di Polizia Penitenziaria.