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Questo Coordinamento ritiene che quanto sia avvenuto e stia ancora avvenendo sulla mobilità del personale di Polizia Penitenziaria dagli istituti per gli adulti della regione Toscana-Umbria verso l’IPM di Firenze non sia più ammissibile e tollerabile per una pubblica amministrazione, espressione dello stato di diritto appartenente al Ministero della Giustizia.
Dapprima abbiamo assistito e subito un interpello del DAP (nota GDAP 0207384 del 22.06.2017) fuori dalle regolari normative, laddove l’Amministrazione Centrale si è autodeterminata sia i criteri sia le relative graduatorie per poi prescegliersi il personale che oggi illegittimamente vorrebbe finanche sanare all’IPM di Firenze, invece di attingere a nostro avviso dall’Interpello Nazionale Anno 2016 unici strumenti inconfutabili.
Poi il 29.11.2017, nonostante era in atto la mobilità Nazionale mediante l’interpello 2016 di cui alla nota GDAP 382546 del 29.11.2017, il medesimo dipartimento dopo sette giorni esatti, con la nota GDAP 389700 del 05.12.2017, rinnova irragionevolmente i distacchi che essa aveva determinato il 22 Giugno 2017, senza una razionalità plausibile, tenuto conto che vi erano e vi sono unità di Polizia penitenziaria in graduatoria che di fatto aspiravano/no ad essere assegnate definitivamente all’IPM di Firenze G. Meucci.
Il 19.01.2018 il DAP con la nota GDAP 0020184, accetta alcune revoche di assegnazione verso l’IPM di Firenze, mentre si oppone e rifiuta le revoche del personale distaccato che non vuol più permanere all’IPM ma vuole rientrare negli istituti penitenziari degli adulti.
Fermo restando quanto sopra poi ci sono i sviluppi della vicenda quali:
All’atto dell’apertura dell’IPM Firenze avvenuta il 13.12.2017, non tutto il personale effettivo all’IPM di Firenze è rientrato in sede, comprese le unità che sono al DGM di Roma, mentre si è sottratto ingiustamente personale dagli istituti degli adulti della Toscana;
Si è sguarnita una direzione penitenziaria (80 detenuti) come quella della CC Mario Gozzini dell’unico Comandante di reparto, per assegnarlo ai minori di Firenze con (6 detenuti);
Si è ridotto ulteriormente il personale del ruolo degli ispettori alla CC di Firenze Sollicciano istituto di primo livello, con gravissime ripercussioni sul personale ivi in servizio avendo assegnato una unità del ruolo ispettori all’IPM nonostante ve ne fosse una già distaccata dalla CC Acireale (CT);
Il personale che ha fatto rinuncia ad essere distaccato all’IPM (GDAP 0398294 del 13.12.2017) allo stato non si comprende il perché debba essere trattenuto contro la propria volontà quando invece al personale che ha fatto rinuncia all’interpello nazionale 2016 è stato consentito in questi giorni di rientrare in sede;
Si è proceduto ad annullare i distacchi al personale agli IUEPE del distretto, nonostante la gestione dovrebbe essere unica (DGMC) ed oggi il paradosso è che i medesimi uffici richiedono personale al PRAP Toscana Umbria.
Il motivo per cui ancora oggi persistono distacchi illegittimi, invece di dar seguito alla mobilità del personale mediante lo scorrimento della graduatoria nazionale Interpello 2016 di tutti i ruoli.

Alla luce di quanto sopra, invitiamo le S.V. ad adottare i provvedimenti consequenziali affinché il personale dipendente, percepisca che ha di fronte un’amministrazione pubblica efficiente ed efficace fatta di principi di trasparenza uguaglianza e imparzialità.
Al Capo Gabinetto tanto si trasmette per i necessari controlli sulla “gestione” della vicenda che ha visto la movimentazione del personale di Polizia Penitenziaria.
Nell’attesa di riscontro, si porgono distinti saluti.

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