Si trasmette la vertenza avviata dal Coordinamento UIL di Livorno inerente la materia in
oggetto, evidenziandole ancora una volta la mancata applicazione delle disposizioni in materia,
prescritte sia con la circolare Difesan 5000/2007 che con la circolare 366497 del 28.11.2007 poiché il
medico DSS di Livorno, dopo visita medica, continua, con l’avvallo della direzione, a inviare i
poliziotti penitenziari, al medico curante per il rilascio della certificazione.
Diventa davvero snervante intervenire nuovamente sulla materia, visto e giacché la questione è
stata trattata dal suo ufficio in questi mesi portandola a positiva conclusione.
Allora la questione che si pone oggi, non è più di merito, ma è quella di mettere continuamente
in discussione con argomentazioni e congetturate poco ponderate le direttive amministrative superiori
emanate sulla materia, creando cosi una disparità applicativa di governo nel distretto di sua competenza.
Ciò premesso, purtroppo, la scrivente deve chiederle la trasmissione della provveditoriale, che
ha accolto i contenuti della nota PRAP 33081.I del 05.08.2019, inviata alle direzioni del distretto per
l’esatto adempimento.
Alla luce di quanto sopra esposto, sarebbe opportuno trattare la materia anche nella conferenza
sanitaria regionale programmatica affinché vi sia uniformità e si comprenda appieno quella che è la
funzione e compiti/doveri del DSS (corrispettivo dell’ufficiale medico) in applicazione della circolare
Difesan sopra citata.
In attesa di riscontro, s’inviano distinti saluti.
Egregio Direttore,
è giunta notizia a questa Organizzazione Sindacale che di recente un’unità di Polizia Penitenziaria, in stato di convalescenza per post-intervento, sia stato valutato dal D.S.S. non idoneo al servizio e per questo motivo inviato al medico curante per ottenere il rinnovo della certificazione dello stato di malattia.
Ci risulta che siffatti prassi sia stata adottata più volte, al termine di ogni certificazione dello stato di convalescenza, fino al punto da portare il dipendente a inviare personalmente alla S.V. la segnalazione del mancato adempimento delle circolari vigenti in materia.
A tal proposito, riteniamo opportuno evidenziare che la scrivente Organizzazione Sindacale, attraverso il Segretario Regionale, ha contestato alla Direzione della Casa Circondariale di Pisa l’adozione della stessa misura da Ella applicata e la vertenza si è da poco conclusa con l’intervento del Provveditorato Regionale Toscana e Umbria, che ha riconosciuto le ragioni della controversia rispetto all’esatta interpretazione (che opportunamente si allega) della direttiva DIFESAN n.5000/2007 e le circolari ministeriali n.366497 del 28.11.2007 e n.54841 del 08.02.2011.
Alla luce di quanto esposto, invitiamo codesta Direzione ad adeguarsi urgentemente a quanto stabilito dal Provveditorato Regionale partecipandoci il relativo provvedimento amministrativo.
In attesa, si inviano distinti saluti.