Questo Coordinamento Regionale, preso atto della corrispondenza intercorsa da diverso tempo e
riscontrata con la nota 7776 odierna, in allegato, da parte della Casa Circondariale di Pistoia, ritiene che
il comportamento finora assunto dalla direzione Pistoiese, non sia in linea né con le norme contrattuali
del comparto sicurezza e ANQ, né tanto meno con la previsione del Protocollo di Intesa Regionale
vigente.
Il protrarre ancora la rivisitazione del PIL dopo quasi un anno dalla richiesta da parte del
Coordinamento Territoriale della UIL di Pistoia, senza un concreto e valido motivo, si pone in antitesi
a quei principi idonei a risolvere i problemi e garantire il miglioramento della qualità dei servizi.
Inoltre, pur apprezzando le misure e l’attività finora unilateralmente svolta, rimane per noi di
fondamentale importanza l’esigenza di affermare la legalità e la trasparenza nell’utilizzo delle risorse
pubbliche che passa attraverso un sistema di rapporto tra l’amministrazione penitenziaria e il sindacato
del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria che si definiscono mediante le “relazioni sindacali” che
purtroppo finora sono state sistematicamente e scientificamente eluse poiché è mancata finanche
l’informazione successiva.
Sotto questo profilo, diventa tangibile il ruolo e l’attenzione delle rappresentanze sindacali per
cui invitiamo il suo ufficio ad intervenire in modo efficace richiamando al dialogo e al confronto con
gli interlocutori previsti su tutte le materie indicate dal contratto di lavoro.
In attesa di riscontro, si inviano distinti saluti.