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A seguito di quanto già segnalato con nota Prot. N.9/2019 del 13/09/2019, relativa ad un precedente fatto di violenza perpetrato da un detenuto a danno di un poliziotto penitenziario, che è ancora in stato di convalescenza, anche nella serata di Domenica 2 febbraio si è assistito all’ennesimo atto di violenza da parte di un detenuto con problemi psichiatrici nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria nell’esercizio delle proprie funzioni. Infatti il personale in parola per ottemperare ad una disposizione sanitaria, di far fare la doccia a un detenuto straniero, che non si lavava da parecchi giorni, ubicato al Reparto Infermeria in camera con altri due compagni, si

opponeva fisicamente e avventandosi contro i due poliziotti gli procurava ferite e contusioni come da referto del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Massa con prognosi rispettivamente di giorni sette e cinque. La vicenda, fortunatamente, non ha avuto ulteriori gravi conseguenze grazie alla professionalità e al tempestivo intervento del personale di supporto che è riuscito ad immobilizzare l’esagitato e permettere l’intervento dei sanitari.

E’ davvero deprimente, sia come appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria che come rappresentante dei lavoratori, assistere passivamente a questi continui bollettini di guerra, che vedono mietere sempre più vittime tra il personale di Polizia Penitenziaria, (a titolo di esempio, giusto per citare qualche caso verificatosi nelle ultime 24 ore, che è dato sapere: il 31 gennaio a Prato un collega; il 2 febbraio a Vercelli tre colleghi; Domenica 2 febbraio a Massa due e lunedì 3 febbraio a Parma altri otto in Ospedale). Purtroppo i segnali allarmanti che ci indicano i dati statistici, inerenti all’aumento spropositato degli episodi di violenza nei confronti del personale che opera all’interno degli Istituti Penitenziari, non lasciano dubbi e impongono da parte di tutta l’Amministrazione Penitenziaria risposte chiare e concrete per arginare tale fenomeno facendo ricorso eventualmente anche a provvedimenti di maggior rigore per tutelare l’ordine, la disciplina e l’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria.

Inoltre per quanto riguarda l’Istituto di Massa, caratterizzato ad alto indice trattamentale, gli episodi di violenza a danno del personale si sono verificati dal fatto che sono presenti, in numero sempre più crescente, detenuti affetti da gravi problemi psichiatrici, difficili da gestire soprattutto in un regime – largamente - a celle aperte che compromettono la loro pacifica convivenza.

Infine, altro punto dolente che inficia l’ordine, la disciplina e la sicurezza dell’Istituto massese è anche il fatto di non poter disporre delle quattro camere del reparto isolamento perché ormai occupate, da moltissimo tempo, da detenuti comuni ivi ubicati per mancanza di altri posti disponibili. Tutto ciò rende velleitario anche l’ipotesi di assicurare l’esecuzione dell’isolamento giudiziario e quello per motivi disciplinari, nonché impedisce l’eventuale separazione tra due o più detenuti per motivi di incompatibilità o perché coimputati, necessario, a parere di questa O.S., per far fronte ad eventuali gravi situazioni di pericolo o di minaccia all’ordine e alla disciplina dell’Istituto per evitare questa continua escalation di intolleranza e conflittualità.

Naturalmente, si coglie l’occasione per richiedere un incontro con codesta Direzione per un confronto proficuo sulle questioni sopra esposte e soprattutto per valutare l’istituzione di un sostegno psicologico a favore del personale dipendente vittima di aggressioni o di circostanze che hanno turbato fortemente lo stato d’animo degli operatori.

In attesa di determinazioni in merito, si porgono cordiali saluti.