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a scrivente O.S., come già accaduto in un pregresso analogo caso, è a conoscenza che da diversi giorni risultano sottoposte a “isolamento sanitario precauzionale”, da possibile contagio COVID-19, due detenute isolate in due camere singole nel reparto detentivo dell’Istituto. Premesso ciò, ci duole doverLa rammentare che il personale di Polizia Penitenziaria dell’Istituto da lei diretto, a tutt’oggi, di fronte ad una simile criticità risulta NON aver ancora ricevuto nessuna precisa disposizione formale, inerente alle misure di prevenzione e di contrasto all’emergenza del contagio da COVID-19, adottate all’interno dell’Istituto di detenzione, né di carattere generale tantomeno per il caso di specie.

Si rappresenta che per contrastare il fenomeno epidemiologico in questione, che non solo ha suscitato un grave allarme sanitario mondiale, ma ha causato anche moltissime vittime per il quale il Governo ha deciso di ricorrere all’adozione di misure drastiche di contenimento con l’emanazione di una serie di normative, come il DPCM 11/03/2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale N.64 dell’11/03/2020 e 

l’Ordinanza N.0002180 del 21/02/2020-GAB-GAB-P del Ministro della Salute in materia di “Ulteriori misure profilattiche contro la diffusione della malattia infettiva COVID-19”, recepite ed applicate pedissequamente, nei vari contesti lavorativi, da tutte le Amministrazioni, tra le quali si è adeguato anche il Ministero della Giustizia con l’emanazione di diverse circolari per la gestione dell’emergenza sanitaria in atto, in particolare:

  • Nota m_dg.GDAP .22/02/2020.0061554.U del Capo del Dipartimento recante “Raccomandazioni

    Organizzative per la prevenzione del contagio del Coronavirus”;

  • Nota m_dg.GDAP.25/02/2020.0065630.U recante “ulteriori indicazioni per la prevenzione del contagio da

    Coronavirus;

  • Nota m_dg.GDAP.26/02/2020.0004492.ID dela Capo del Dipartimento “Indicazioni per la prevenzione della diffusione del contagio da Coronavirus (Covid 19)”;

  • Nota N.110111.III del 12/03/2020 del Provveditorato Regionale per la Toscana e l’Umbria di Firenze “Disposizioni generali emergenza covid-19 all’interno degli istituti penitenziari”;

  • Nota m_dg.GDAP.13/03/2020.0087186.U della DGDT - Ufficio del Capo del Dipartimento – recante “Ulteriori indicazioni operative per la prevenzione del contagio da Coronavirus negli Istituti penitenziari”; recante documento approvato dall’Unità di crisi regionale;

  • Nota m_dg.GDAP.13/03/2020.0086408.U della DG Personale e delle Risorse “Prevenzione del contagio da Coronavirus – disposizione organizzative.

  • Nota N.11937.III del 18/03/2020 del Provveditorato Regionale per la Toscana e l’Umbria di Firenze “Procedure COVID-19” recante documento redatto dai referenti delle aziende sanitarie toscane e del PRAP componenti “l’Osservatorio regionale permanente di sanità penitenziaria”;

  • Nota m_dg.GDAP.20/03/2020.0095149.U “Indicazioni per la prevenzione della diffusione del contagio da coronavirus”;

  • Direttiva N.2/2020 del Ministero della Pubblica Amministrazione recante: ”indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nella pubblica amministrazione”.

    Premesso quanto sopra, in ossequio alle disposizioni sopra indicate ed in osservanza anche a quanto sancito dall’art.73 del D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230 (Regolamento recante norme sull'ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà), si chiede a codesta Direzione di far conoscere il Protocollo sottoscritto con il Responsabile dell’Area Sanitaria di competenza, previsto per l’impiego operativo del personale di Polizia Penitenziaria nella gestione dei casi di COVID-19 e delle misure idonee adottate nell’Istituto, per la tutela della sicurezza sanitaria delle detenute e di tutti gli operatori penitenziari.

    Inoltre, è necessario ricevere anche indicazioni circa le disposizioni emanate da codesta Direzione inerenti al tipo, alle modalità e all’utilizzo dei D.P.I. da parte del personale di Polizia Penitenziaria che presta servizio nei reparti detentivi, a continuo contatto con le detenute sottoposte ad isolamento sanitario precauzionale, nonché alle procedure operative che il predetto personale dovrà osservare in servizio tenuto conto che, alle stesse detenute, dovranno comunque essere garantite quotidianamente: le ore d’aria presso il cortile passeggi, le telefonate ai familiari, le somministrazioni del vitto, le terapie farmacologiche, le visite mediche, i colloqui con gli operatori ecc., con il rischio di contrarre un eventuale contagio.

    In considerazione dell’incombente gravità della vicenda che minaccia la salubrità degli ambienti, la salute e l’integrità fisica di tutti, si resta in attesa di “urgente” riscontro.

Cordiali saluti.