fbpx

Egregio Direttore,

ci risulta che, in data di ieri, personale di Polizia penitenziaria abbia raggiunto la sede di servizio indicata nell’oggetto e all’arrivo al porto abbia chiesto di essere sottoposto al trattamento sanitario per la diagnostica di Covid-19.

Pare che il tampone abbia dato esito positivo e di conseguenza, in via precauzionale, l’unità di Polizia penitenziaria interessata sia stata isolata da tutto il personale, insieme con i diependenti con cui è entrato in contatto.

La nostra domanda è, nel caso la notizia dovesse essere confermata, come mai una persona affetta da Sars-Cov2 è riuscita ad arrivare dall’altro lato del mare che separa il porto di Livorno dall’Isola di Gorgona e quale delle prescrizioni del protocollo sanitario in vigore sottoscritto dalla Casa Circondariale e la A.U.S.L. territoriale non abbia funzionato o sia stata disattesa.

Veda, negli ultimi giorni abbiamo registrato degli interventi messi a punto dalla S.V. al fine di evitare possibili contagi tra i dipendenti della Casa Circondariale, tra cui emblematica è la fruizione della M.O.S. differenziata per possesso di “green-pass” e proprio in luogo di questo straordinario espediente non si comprende come sia potuta sfuggire a codesta Direzione, sempre per la tutela della salute dei lavoratori, l’attuazione di un controllo preventivo al momento dell’imbarco sui natanti, che garantiscono il collegamento con Gorgona, per preservare nell’immediatezza anche la salute degli equipaggi.

In attesa di urgentissime notizie, si inviano molti cordiali saluti.