Nel corso della riunione tenuta il 30/11/2023 la S.V. prospettò alle OO.SS. le iniziative che avrebbe intrapreso per fronteggiare i prevedibili disagi derivanti dalla decretazione della chiusura della M.O.S.
Sono trascorsi ben quattordici giorni dalla cessazione del servizio di ristorazione e di tutti quei propositi, che a tratti sembravano pressoché convincenti, illustrati alle rappresentanze sindacali ad oggi non se ne rileva alcuno. Registriamo solo una grande confusione dovuta, a quanto pare, a una mancanza di comunicazione e interazione tra le aree dell’istituto, di cui Lei è unico responsabile, deputate a garantire i servizi e il benessere del personale.
Se la memoria non ci tradisce, egregio Direttore, ripercorrendo le fasi del confronto rammentiamo che la UIL ebbe a suggerirle di coinvolgere il comitato di indirizzo locale per sfruttare al meglio gli strumenti messi a Sua disposizione dall’E.A.P., che senz’altro l’avrebbero aiutata a realizzare le iniziative intese a favorire la sanità morale e fisica, quant’anche il benessere in generale, dei Suoi dipendenti.
Segnalammo, inoltre, l’opportunità di rinforzare i distributori automatici di vivande e bevande considerato che il numero degli avventori sarebbe aumentato, ma ancora oggi detti dispenser si mostrano deficienti sia nella qualità sia nella quantità offerte. Prospettammo, pure, la necessità di estendere l’apertura dello spaccio Agenti alle ore pomeridiane/serali e predisporre all’interno una zona relax ove il personale libero dal servizio e/o accasermato potesse consumare il pasto e ristorarsi, ma, di contro, in data odierna, la risposta è stata addirittura quella che il Bar Agenti è rimasto chiuso, perché l’unità del comparto sicurezza ivi impiegata è stata occupata in un servizio, fuori sede, diverso dal previsto. Detta contingenza ha avuto ripercussioni sul personale di entrambi i comparti, costringendolo letteralmente ad arrangiarsi con soluzioni di “fortuna”, per non rimanere a digiuno.
Da una considerazione di tutto quanto stia succedendo viene da pensare che, evidentemente, per codesta Direzione non è così necessario investire risorse strumentali e economiche per il benessere dei lavoratori, gli stessi operatori che, invece, nonostante tutto, stanno ancora rispondendo egregiamente a tutte le “sollecitazioni” che ricevono quotidianamente.
Detto ciò, invitiamo codesto datore di lavoro a prendere urgentemente in considerazione le segnalazioni di cui sopra e intervenire, col fare, con ogni utile espediente affinchè il personale possa vedersi garantiti i diritti più elementari, ma soprattutto la dignità.