Egregio Direttore, apprendiamo che la S.V. è orientata a destinare le due camere della caserma agenti appena ristrutturate e allestite di tutto punto all’esclusivo uso delle eventuali scorte in transito.
Nel chiederLe di valutare altre opzioni, almeno in questa momento di necessità, ci permettiamo di esprimere alcune riflessioni con l’auspicio che possano aiutarla a decidere per il meglio.
Dalle informazioni in nostro possesso risulta che nella Provveditoriale con la quale sono stati destinati alla Casa Circondariale di Arezzo i soldi per le migliorie da fare alle camere in questione non è stata specificata la destinazione d’uso delle medesime alle scorte delle traduzioni in transito, ma bensì è stata adoperata la locuzione “camere di pernottamento”.
Se dovesse corrispondere al vero, ciò andrebbe a supportare quanto stabilito nell’ Accordo Nazionale Quadro sul Lavoro che alla tabella B, nell’ indicare quali sono le sedi d’Italia dove approntare camere di ristoro per le scorte o personale in missione, non segnala la Casa Circondariale di Arezzo.
Questo dato, andrebbe a consolidare il fatto che in questi ultimi venti anni il numero delle scorte che hanno chiesto sosta tecnica alla Casa Circondariale di Arezzo, sono state al massimo una/due all’anno.
Non meno importante il fatto che nella sua visita alla Casa Circondariale di Arezzo nell’agosto 2015, il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Dott.Santi Consolo, nel vedere le camere dove alloggiava il personale “accasermato h.24 e non” si pronunciò dicendo che avrebbe inviato da lì a qualche giorno una piccola somma per costruire dei bagni nelle camere dei poliziotti che già le occupavano per farli vivere meglio.
Aggiunse anche che se ci fossero stati ulteriori bisogni andavano segnalati per mettere a norma anche le altre nove camere delle undici presenti in tutto nella caserma.
In ragione di quanto esposto, si chiede la gentilezza alla S.V. di voler valutare i bisogni di tutto il personale di polizia della Casa Circondariale di Arezzo, cosi da poter assicurare al personale accasermato h/24 alloggi collettivi di servizio comprensivi anche di camere singole (da destinare ad esclusivo utilizzo); di camere di pernottamento a titolo gratuito (non di esclusivo utilizzo) per chi ne ha necessità; di adeguati spogliatoi con mobilio decoroso e di capiente convenienza.
Nell’attesa di soluzioni che assicurino la civile convivenza tra i poliziotti senza pregiudizio alcuno, si chiede la gentilezza di tenere in considerazioni i bisogni delle situazioni maggiormente degne di attenzione.
Cordiali saluti,