Le scriventi Organizzazioni Sindacali della Polizia Penitenziaria (S.A.P.Pe., O.S.A.P.P., U.I.L., F.S.A-C.N.P.P., Si.Na.P.Pe., U.G.L-U.S.P.P., C.I.S.L., F.S.A.- C.N.P.P., C.G.I.L.), in considerazione della politica gestionale del Provveditorato Regionale di Firenze che ha inteso revocare tout court i distacchi di personale di Polizia alla Casa di Reclusione di Massa, con inevitabile depauperamento delle risorse umane già di per sé ridotte, proclamano lo stato di agitazione.
La scelta avventata dell’Amministrazione Penitenziaria di ridurre ulteriormente le risorse umane della Casa di Reclusione, oltre a violare gli impegni assunti con le OO.SS. all'atto dell'apertura del nuovo Padiglione "B", non potrà che avere delle gravi ricadute, sia sull’ordine e la sicurezza, che sui diritti soggettivi del personale.
Il comportamento degli Uffici Interregionali dell’Amministrazione Penitenziaria (il Provveditorato di Firenze è competente per la Toscana e l'Umbria) sta creando evidenti disagi al personale della Polizia Penitenziaria di Massa con inevitabili ripercussioni sulla funzionalità ed operatività dei servizi istituzionali, dal momento che, a fronte di una cronica carenza organica di oltre 30 poliziotti penitenziari, persiste lo stato di sovraffollamento dei detenuti (oltre il 30%). E non solo....!! Anche la tipologia dei detenuti assegnati per motivi di ordine e sicurezza, snatura la stessa caratteristica dell'istituto a notoria "vocazione trattamentale" .
Per quanto sopra, è necessario, concludono le OO.SS., che l'Amministrazione Penitenziaria rivaluti compiutamente le decisioni assunte, con l'apertura immediata di un tavolo di confronto sulle criticità dell'istituto in termini di risorse.
Diversamente, verranno messe in atto forme di protesta più incisive.