Le Organizzazioni Sindacali, nonostante abbiano rappresentato con la nota unitaria del 3.03.2020, la necessità urgente di un incontro sulla materia in oggetto tra l’altro sollecitata più volte in questi mesi, prendiamo atto che unilateralmente ella con la nota n° 56077.I^ del 12.12.2020, abbia interpretato nuovamente ed in modo restrittivo la norma sulla presenza esterna al personale in servizio presso gli istituti penitenziari, nonostante la disciplina non sia cambiata dal 2015.
Insolita e poco razionale, risulta poi essere la decisione oggi assunta, rispetto ad un confronto costruttivo e costante avuto nell’anno 2015 con le OO.SS. regionali, che indusse il suo ufficio ad emanare la nota 4650.II^ il 02.02.2015 che ristabilì legittimità in ogni ambito sulla materia .
Oltre a contestare l’immediata applicazione e il mancato invio alle OO.SS. del documento sopra citato, ultronica risulta essere la nota dell’UST n°56460.IV^/20 del 19.12.2020 che travalica assetti e decisioni che sono rimesse esclusivamente a tavoli negoziali anche nazionali.
Ora, le chiediamo cosa sia intervenuto dal 2015 ad oggi che possa aver determinato una diversa decisione in ambito locale, senza valutare le situazioni logistiche, organizzativa ed operative, previste dai modelli di organizzazione del lavoro, in aderenza al dettato normativo, che disciplinano l’attribuzione della corresponsione dell’indennità per i servizi esterni, al personale, ai sensi dell’art. 9, commi 1 e 2 D.P.R. 31.07.1995, n.395 e 11, comma 1, D.P.R. 16.03.1999 n.254.
Per quanto sopra, si chiede la sospensione immediata della nota annunciando con la presente lo stato di agitazione in ambito regionale poiché si è oltrepassando ogni limite anche di rispetto delle relazioni sindacali in tutti gli ambiti.
In attesa di urgente riscontro si inviano distinti saluti