Gentile Provveditore, raccontare dopo mesi la storia della chiusura/trasformazione del magazzino vestiario e casermaggio di Firenze potrebbe portare a diversi tipi di ragionamenti di vero rompicapo sia induttivo che deduttivo, un vero e proprio ingegno dell’amministrazione penitenziaria, una sorta di intrigo di caos amministrativo e organizzativo.
Le abbiamo scritto la nota 141 il 12.07.2021 che all’interno traccia altre richieste, ma purtroppo ad oggi solo il silenzio e l’autodeterminazione di quel luogo di lavoro sia del direttore UST che della CC Mario Gozzini.
Poi veniamo a conoscenza informalmente che anche la direzione della CC Mario Gozzini continua ad emanare ODS e disposizioni, (ODS 23 del 20.10.2021) senza una logica strutturata organizzativo del servizio e senza comunicare nulla alle OO.SS. e di conseguenza in violazione delle norme contrattuali di comparto insomma si va avanti da soli non curanti di niente e di nessuno.
Fa specie, per altro, che atti di natura amministrativa siano stati formati talmente male dal suo predecessore che solo la sua nullità potrebbe riportare la questione nel giusto alveo amministrativo, anche perché vi sono vari aspetti nella gestione della struttura tra cui la sicurezza sui luoghi di lavoro, l’organizzazione del lavoro, e la sua funzionalità che vanno definiti al più presto.
Alla luce di quanto sopra, le chiediamo nuovamente di intervenire e di avere anche un incontro sulla questiona per comprendere cosa sia diventato in verità e concretamente l’ex M.V.C. di Firenze.
Nell’attesa di riscontro, si inviano Cordiali saluti.