Gentile Provveditore
Abbiamo volutamente atteso gli eventi critici che si sono verificati nella Casa Circondariale di Lucca nelle scorse settimane per poterli compiutamente analizzare.
Dal nostro punto di vista, continuiamo a sostenere che c’è bisogno di una riorganizzazione urgente dell’assetto organizzativo del PRAP Toscana-Umbria, imprescindibile per comprendere competenza e responsabilità e quali azioni d’analisi amministrative ed operative e chi le deve mettere in campo nei casi di criticità grave (rivolte-aggressioni-evasioni-terremoti-incendi ecc.).
Con la nota UIL 315 del 30.12.2020, a seguito dei numerosi e dolosi eventi avvenuti negli istituti della regione, avevamo suggerito la necessità di dotare anche la Toscana-Umbria di un P.O.R. (protocollo operativo regionale di intervento rapido), così come previsto dalla circolare 3584/6034 del 03.06.2003.
Ebbene, nonostante il suo ufficio con la nota PRAP 7356.I^ del 19.02.2020 ne aveva assicurato l’esistenza, il P.O.R., per cui fiduciosamente vorremmo conoscerlo, tenuto conto che il personale di Lucca, da cronaca è stato lasciato operativamente da solo in balia dei detenuti e che di tale piano in regione nessuno ne conosce l’esistenza.
Anche questa volta dobbiamo necessariamente essere critici e richiamare ovviamente non solo quelle che sono le inadempienze e le responsabilità in capo all’ufficio IV UST, che da anni non ha una progettualità funzionale in seno ai compiti ad esso affidati sulla sicurezza, che non è solo questa, ma anche quelle dell’ufficio detenuti e trattamento che più delle volte burocratizza e non applica del tutto e con celerità le direttive dipartimentali di allontanamento dei detenuti, come nel caso di specie.
Nell’attesa di conoscere il piano atto a garantire la salute e la sicurezza del personale dipendente, e di sollecitarle l’incontro sulla riorganizzazione del PRAP, si inviano Cordiali saluti.