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In data odierna si è tenuta, presso il Provveditorato Regionale Toscana-Umbria la riunione dell’osservatorio riguardante le aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria divenute una vera e propria emergenza nel distretto.

I dati sono allarmati, poiché il personale aggredito ammonta a 338 unità dal 2019 a febbraio 2022. I dati significativi sono quelli della:
CC Sollicciano 111 eventi;
CC Prato 56 eventi;

CC Perugia 42 eventi;
CC Pisa 33 eventi;
CC Lucca 20 eventi;
CC Terni 18 eventi.
Dal nostro punto di vista abbiamo ribadito la necessità che l’osservatorio deve dotarsi di:

✓ Un’attività di informazione e formazione a sostegno dei servizi, promuovendo la cultura della sicurezza e della salute;

✓ Avere una funzione di indirizzo e di valutazione delle postazioni di lavoro e le attività svolte; ✓ Creare un gruppo tecnico di coordinamento (area prevenzione, igiene e sicurezza sul lavoro

e degli ambienti);
✓ Avere una gestione e sviluppo dei flussi dei sistemi informatici affinché si possano fare

analisi dei dati offerti e trovare soluzioni concrete;
✓ Gestione permanente dei dati offerti dal sistema di sorveglianza degli infortuni sul lavoro e

fattori scatenanti;
✓ Attivazione di un comitato scientifico per le proposte dei vari bisogni;

Ovviamente si è chiesto anche di:
➢ ridisegnare i circuiti ed il regime penitenziario in regione;
➢ rivedere i protocolli sanitari regionale compresi quelli delle Asl locali;
➢ predisporre i regolamenti interni;
➢ elaborare progetti di istituto innovativi;
➢ progettare programmi annuali di benessere per il personale;
➢ preordinare interventi preventivi della tutela della salute;
➢ attuare il supporto al personale aggredito che non può essere solo quello

psicologico;
➢ attivare procedure semplificate e celeri per il trasferimento dei soggetti inclini alle

regole fuori dal distretto.
Dal nostro punto di vista il problema di sicurezza e di tenuta dei penitenziari deve essere

attenzionato, e che se si vogliono limitare davvero le aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria, bisogna applicare le circolari che ci sono e fare leva su di una serie di aspetti perché non esiste un’unica ricetta al problema del “bisogno”, ma vi sono una serie di cause/concause che concorrono a tutto ciò, per cui ad agni evento sarà necessario analizzare il tutto e trovare la giusta soluzione specialmente quanto gli eventi sono seriali.