Gentile Direttore
come Organizzazione Sindacale, prendiamo atto della nota n°854 in allegato del 03.02.2020, e francamente abbiamo alcune considerazioni di merito da evidenziarLe rispetto ad una serie di argomentazioni offerte nella comunicazione.
Alla base di qualsiasi ragionamento sostantivo di affermazione di una gravissima carenza di organico, che in linea di massima si potrebbe anche condividere, rimane il fatto che allo stato attuale codesta direzione non dispone di un protocollo di intesa locale aggiornato e moderno, condiviso con le parti sociali, così come prevede il protocollo di intesa regionale, unico atto che possa determinare il fabbisogno di risorse umane, individuare i posti di servizio, i livelli minimi e massimi di sicurezza atti a garantire i conseguenziali diritti al personale dipendente.
Questa riflessione non vale solo per codesta direzione, ma bensì per tutto il distretto della Toscana-Umbria che più delle volte richiede più personale rispetto a quello che l’amministrazione ha determinato con D.M. 2017.
Ciò premesso, entrando nel merito della nota le evidenziamo che l’utilizzo del personale femminile è disciplinato dalla norma e di conseguenza l’impiego, fermo restando l’esclusione dalle sezione detentive, presuppone che nessuna preclusione sia prevista e che il sovrannumero del personale femminile rispetto alla pianta organica non è un dato oggettivamente a nostro avviso negativo.
Inoltre, un diverso impiego nei turni, finalizzato ad ottimizzare la collocazione in servizio degli ispettori/sovrintendenti oggi è possibile recuperando altre figure di ruolo inferiore.
Per quanto concerne il gruppo di lavoro nazionale di studio, che ha elaborato le nuove dotazioni organiche del corpo di Polizia Penitenziaria non sembra trovare allo stato la sua legittimità di richiamo, pur se auspicabile che un giorno detto aumento si possa realizzare non solo presso la direzione da lei diretta ma su scala nazionale.
Contrari inoltre siamo sul fatto di voler proporre il congelamento dell’inserimento del personale nel Nucleo Traduzioni di Firenze per tre ordine di motivi :
il primo legato al fatto che essi operano per servizi istituzionali come traduzioni e piantonamenti di codesta direzione per cui servizi a lei spettanti;
il secondo, la determinazione del contingente di personale (tre) è stata stabilita e concordata con accordo di livello regionale mediante analisi di dati e conseguente assetto organizzativo funzionale del servizio traduzioni e piantonamenti e infine il terzo motivo è che non si possono comprimere le aspettative del personale che legittimamente partecipa agli interpelli banditi dall’amministrazione affinché si possano garantire le pari opportunità nello sviluppo professionale.
Tanto si rappresenta affinché codesta direzione possa trovare in un prossimo incontro quella volontà partecipativa di un assetto organizzativo e funzionale rispetto alle risorse a disposizione onde garantire i diritti al personale, poiché appare chiaro che difficilmente si possa disporre di una pianta organica completa quanto mancano circa 4500 unità dalla pianto organica nazionale previste dal D.M. 2017.
Alla luce di quanto sopra, ovviamente l’appello che le rivolgiamo è quello di ricevere al più presto una piattaforma di organizzazione del lavoro finalizzata e responsabile al tipo di circuito penitenziario come quello di M. Gozzini.
In attesa di avere riscontro alla questione, si inviano distinti saluti.