Oggi si è tenuto il primo incontro con il nuovo Provveditore Dr.ssa Gloria Manzelli, un incontro conoscitivo, fatto anche di analisi e dei relativi bisogni del personale di Polizia Penitenziaria nel distretto, sempre più stanco di una amministrazione scollegata dalla realtà penitenziaria.
Ovviamente, ha riconosciuto la necessità di dare rilancio al distretto dopo la sua definitiva assegnazione arrivata pochi giorni fa, ammettendo anche i tantissimi problemi e diffuse criticità comprese quelle delle relazioni sindacali che sono un vulnus nell’eredità di questo provveditorato.
Dal nostro punto di vista, abbiamo cercato di affrontare una serie di questioni partendo dalla “testa dell’amministrazione regionale” è cioè dall’organizzazione del PRAP Toscana-Umbria anche dopo il varo del decreto 77/2024, perché è necessario dare compiti e funzioni di responsabilità al personale che presta servizio effettivo negli uffici del medesimo provveditorato ancor prima di chiederlo in periferia.
Altri punti sono stati da noi trattati quali:
➢Relazioni sindacali e riconoscimento del ruolo di esso, in un sistema
democratico partecipativo dell’amministrazione pubblica;
- ➢ Rinnovare il protocollo di intesa distrettuale;
- ➢ Riapertura del confronto regionale sulle piante organiche del distretto equilibrate;
➢Conclusione dell’interpello per gli uffici PRAP ruolo Agenti/Ass.ti tuttora in essere, si connotano da illegittimità e devono cessare; - ritenendo che alcuni provvedimenti operati di mobilità del personale
- ritenendo quella attuale effettuate dal precedente provveditore non
- ➢ Convocazione della commissione formazione e aggiornamento;
- ➢ Convocazione della commissione sugli eventi critici, al fine di analizzare tra le parti al fine del raffreddamento;
➢Apertura di un tavolo regionale sulla distribuzione del lavoro - straordinario;
- le aggressioni al personale, ma soprattutto i fattori scatenanti; ➢Convocazione dei tavoli provinciali quando si verificano conflittualità
- ➢ Apertura di un tavolo regionale sulla reperibilità;
- ➢ Stilare il regolamento CAR dopo il nuovo AA.QQ.NN.;
- ➢ Rivedere i circuiti penitenziari nel distretto;
➢Applicazione del decreto 120/2029 sui NN.TT.PP. con il conseguente inserimento immediato del personale che è stato trasferito/cambiato incarico/mansione oppure in quiescenza;
➢ Riassetto dell’organizzazione “dell’unità di crisi regionale” mediante un confronto sulla sua funzionalità e regole di accesso chiari e trasparenti;
➢Abbiamo ravvisato la necessità uno specifico tavolo sulle due isole quale Porto Azzurro e Gorgona, circa il suo funzionamento dopo gli accordi con l’arcipelago toscano sia esso di collegamento/alloggi/benessere ecc. oltre ad una serie di problematiche talune ataviche che l’amministrazione si trascina da anni;
➢Abbiamo riaffermato il rispetto degli attuali accordi sia regionali che locali fino a nuove stipule, per la quale non concederemo nessuna deroga a chi che sia.
LE QUESTIONI ANCHE CONTROVERSE SONO STATE TANTE PER CUI ABBIAMO CONDIVISO DI PARTIRE A SETTEMBRE SU TRE PUNTI PRINCIPALI:
- Regolamento Commissione Regionale Arbitrale; • Protocollo di intesa distrettuale;
• Riattualizzazione decreto 120/2019.
ABBIAMO RICEVUTO INFORMAZIONI SPECIFICHE SU DI ALCUNE INIZIATIVE CHE IL PRAP STA METTENDO IN ATTO TRA CUI:
➢Sistema di videosorveglianza, anti-scavalcamento e anti intrusione in alcuni istituti ad esempio Pisa, Livorno, Porto Azzurro ecc. ecc.
➢ Sistema anti-drone da ampliarsi in alcuni istituti tra cui Porto Azzurro ecc.; ➢Sarà predisposta una direttiva da sottoporre al tavolo regionale sull’impiego delle Poliziotte Penitenziarie in postazioni di servizio negli istituti penitenziari, vista la sempre più crescente assegnazione di
personale femminile nel distretto.
Dal nostro punto di vista, come primo incontro, abbiamo percepito un
provveditore molto attento, conoscitore della materia e che sa ascoltare. Ovviamente, nel chiudere l’intervento abbiamo detto che peggior di quello che si è fatto in questa regione nel triennio passato non crediamo che si possa fare, per cui misureremo il suo governare mediante il rispetto delle regole
pattuite e sulle conseguenziali decisioni che sarà chiamata ad assumere.