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Firenze Sollicciano l’altro ieri dopo le piogge sembrava un luogo da terzo mondo con acqua che scendeva dalle pareti e dalle intercapedini con allagamenti nei corridoi, nelle sezioni e celle detentive, nella mensa degli agenti nella caserma, portineria allagata, insomma i soliti problemi atavici di una struttura lasciata all’abbandono con un muro di cinta e altre parti ancora pericolose e pericolanti anche sotto il profilo della sicurezza.

Né da comunicazione il Segretario Generale Regionale della UIL-PA Polizia Penitenziaria Eleuterio Grieco.

Che dire !! ormai tutti sono venuti a visitare, da liberi, il carcere di Sollicciano, tutti conoscono la realtà di un penitenziario che “tortura la dignità umana” dei detenuti, dei poliziotti, degli infermieri, dei medici, degli educatori degli insegnanti e di quanti ve ne accedono a vario titolo, per le gravissime condizioni strutturali, di fatiscenza e di insalubrità in cui versa il penitenziario, ma sembra che nessuna autorità finanche quella giudiziaria dia segnali immediati e concreti per cambiare lo stato delle cose.

Aggiunge Grieco, Firenze Sollicciano è vergognoso abbandonato al suo crudele destino fatto di una indifferenza e passività istituzionale che fa paura, il direttore titolare da mesi è sostanzialmente assente, uno dei vice direttori è stato traferito a Roma nonostante molti istituti della regione toscana mancano direttori penitenziari, manca sia il comandante titolare (distaccato al provveditorato regionale) che i due vice comandanti, manca personale amministrativo, insomma un carcere che gestisce vite umane senza la presenza di figure professionali previste per legge per non parlare della carenza di fondi sui vari capitoli di bilancio e la fatiscenza di mezzi e strumenti.

La mancanza di personale di Polizia Penitenziaria e delle figure deputate alla gestione e al governo, fa si che si alimentino sistemi di autogestione che ledono i principi costituzionali, comprese le prerogative e relazioni sindacali che latitano nella struttura.

I fatti di S. Gimignano in questi giorni indignano tutti !! ma le istituzioni e i vertici dell’amministrazione penitenziaria sapevano, attraverso le nostre denunce sindacali in che condizioni gestionali e di governo versava quell’istituto allora oggi si deve porre in discussione anche la dirigenza penitenziaria.

Conclude Grieco - condividiamo in pieno il pensiero del sindaco di Firenze Dario Nardella quando dice che Sollicciano va demolito e riedificato per dare dignità a chi deve espiare una pena e per chi vi lavora. Ovviamente non bastano le parole ma bisogna iniziare a dare concretezza al pensiero della politica stanziando i fondi necessari nell’interesse generale di cosa s’intende edificare in quelle mura perché sentir parlare di costruire in questi giorni un capannone per lavorazioni dei detenuti per svariati milioni di euro dentro ad un istituto che cade a pezzi, è l’ennesima contraddizione in termini dopo la costruzione del il bellissimo giardino degli incontri di Michelucci.