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Oggi 30 Giugno 2017, giornata in cui viene festeggiato San Basilide, Patrono del Corpo di Polizia Penitenziaria, il Don Bosco di Pisa ritorna nuovamente sulle cronache locali. 

Proprio oggi, giornata di festa per il nostro glorioso Corpo di Polizia, vi è stata una grande rissa tra detenuti nel locale passeggi giudiziario, proprio vicino alla Cappella dove si stava svolgendo la funzione religiosa. La rissa è stata “disputata” tra detenuti di varie etniee quali Albanesi, Giorgiani e Magrebini. Per tentare di sedare la situazione due appartenenti al Corpo, un Assistente Capo di stanza presso i Reparti detentivi ed un Sovrintendente che espleta servizio presso l’Ufficio Servizi, sono dovuti ricorrere alle cure del locale nosocomio.

L’increscioso episodio era sotto l’occhio di tutti, tant’è che il Capo Area Pedagogica pare sia svenuta ed un'altra “Educatrice” è scoppiata in lacrime; ricordiamo loro che da anni denunciamo che le attività trattamentali da loro promosse non possono interferire con la sicurezza dell’Istituto, e che ciò che loro hanno visto in 2 minuti stamattina, la Polizia Penitenziaria lo VEDE, LO VIVE e lo COMBATTE ogni santo giorno!

Questi sono i segnali che preannunciano un’estate da far west per la Casa Circondariale di Pisa; è di circa 2 settimane fà la notizia di un detenuto magrebino che per protesta aveva dato fuoco alla sua cella, facendo intossicare il collega addetto alla sezione che prima ha dovuto far evacuare l’intera sezione detentiva per poi mettersi in salvo lui stesso; la notte stessa siamo stati vittime di un attentato incendiario ai danni di due autovetture del Corpo di Polizia Penitenziaria in uso all’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, posteggiate nei pressi della Caserma dove alloggiano circa 50 colleghi; qualche giorno dopo un collega ha ricevuto uno sputo da parte di un detenuto magrebino che aveva chiesto del medico, l’unica colpa del collega è stata quella di aver osato dire allo stesso di aspettare qualche minuto poiché il medico era impegnato in un'altra attività.

Tutto ciò sembra un bollettino di guerra...

Come già preannunciato in altre occasioni, anche a mezzo stampa, a Pisa sono proprio venute meno le condizioni minime di sicurezza, lo stesso è stato oggetto di crolli, allagamenti e chiusure di locali inagibili, siamo in attesa dei fondi per la ristrutturazione, annunciati più volte dal Provveditore Regionale, ma pare che tali promesse siano vane.

Tante sono state le visite istituzionali eseguite presso questa Casa Circondariale, tra cui gli Onorevoli Fontanelli, Carrozza, Alberti ed anche il Sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, la grave situazione presente è stata visionata da tutti, ma nulla è cambiato.

Vogliamo ricordare a noi stessi che l’anno scorso in occasione di un incontro sindacale, il Provveditore Regionale per l’Amministrazione Penitenziaria ci disse testualmente “Riprendiamoci il Carcere”, ma è evidente che ciò non è avvenuto, e pare sempre più difficile che questo avvenga; sembra che invece abbiamo PERSO il controllo del Carcere e gli ultimi eventi critici lo confermano, ma la cosa che più ci preoccupa è che l’Amministrazione Penitenziaria, in particolar modo questa Direzione ed il Provveditore Regionale, continua ad essere sorda. 

Ultimamente tante, troppe sono le problematiche che affliggono il carcere “Don Bosco” di Pisa, e per questi motivi che le Segreterie Provinciali di queste Organizzazioni Sindacali, invitano S. E. il Prefetto ed il Presidente della Provincia di Pisa, nonché Primo Cittadino Pisano, a visitare il penitenziario cittadino.

Le problematiche e le criticità del carcere di Pisa non possono non essere poste all’attenzione delle Autorità Locali, qui è in gioco la sicurezza dell’Intera città, anzi dell’intero circondario, tant’è che l’invito è esteso anche ai sindaci dei Comuni Limitrofi (San Giuliano Terme, Cascina e Pontedera).

Le nostre grida, i nostri allarmi saranno sicuramente recepiti dalle Autorità a cui la presente è indirizzata.

Le Scriventi Segreterie Provinciali colgono altresì l’occasione per CHIEDERE formalmente un incontro con S. E. il Prefetto e si rendono disponibili ad un eventuale incontro con tutte le Autorità che leggono la presente.

Agli Organi d’Informazione per opportuna conoscenza e con preghiera di pubblicazione.

Alle Segreterie Regionali e Nazionali delle OO.SS. per quanto di rispettiva competenza.

In attesa di cortese riscontro, si porgono cordiali saluti.